È un gioco rompicapo cinese e il suo nome significa “le sette pietre della saggezza”. È significativo, dunque, che sia stato scelto dalla cooperativa sociale nata nel 1997, composta da soci educatori, operatori e volontari, Tangram.

In essa si gestiscono l’accoglienza e l’accompagnamento educativo di singoli e gruppi. La mission è la promozione dei diritti, dell’agio e del benessere sociale con particolare attenzione ai più fragili.

La conosciamo attraverso le parole di Lara Scantamburlo, presidente di Tangram da luglio del 2021.

Possiamo dire che Tangram è “una e trina”. È una cooperativa sociale nata nel 1997 che opera nel territorio di Vicenza e provincia e, con Cooperativa Sociale Insieme e l’associazione Rete Famiglie Aperte, costituisce il Progetto Sulla Soglia (PSS) e fa parte del Consorzio Prisma di Vicenza, che riunisce molte cooperative sociali del territorio.
Qual è, però, di fondo l’obiettivo che la anima e la caratterizza (anche in tutte queste declinazioni)?

Tangram si propone di dare risposte il più possibile aderenti ai bisogni emergenti del territorio in cui opera, partendo in particolare da quelli dei minori e degli adulti con fragilità. Nel farlo, prova da un lato a restare in ascolto attivo per essere in grado di riconoscere le fragilità anche nuove che i tempi in cui viviamo fanno emergere; dall’altro si impegna a promuovere proattivamente sperimentazioni e pratiche innovative che possano integrare il più possibile competenze, professionalità, discipline e strumenti educativo/pedagogici.

A partire anche dal vostro nome si evince che lavorate per poter costruire scenari sociali ed educativi dinamici. In che modo operate per raggiungere questo?

Perseguire scenari dinamici impone un esercizio di dinamismo e flessibilità anche interna. L’adesione al progetto Sulla Soglia (che include oltre a Tangram anche Coop. Insieme e Associazione Rete Famiglie Aperte) e il lavoro congiunto – anche in termini di CDA – con Coop. Insieme permettono di operare con un osservatorio d’eccezione: il mondo delle fragilità dei minori e degli adulti cui il lavoro educativo di Tangram si rivolge è continuamente arricchito e contestualizzato dal lavoro ambientale e di accompagnamento educativo svolto da Coop. Insieme. Questo lavoro congiunto restituisce una capacità di analisi dei contesti e delle complessità contemporanee, nonché un’efficacia nelle risposte educative proposte, che valgono senza dubbio le fatiche organizzative sottese.

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“Tangram lavora per produrre un cambiamento sociale inclusivo in grado di perseguire il benessere della comunità”, si legge nel vostro sito. A che punto siamo in questo lavoro? C’è ancora tanto da fare?

Forse più che a “un punto” siamo ad un “salto”. La sensazione è che negli ultimi anni, forse anche complice la pandemia, si sia lavorato molto per proporre metodologie educative nuove, inclusive, capaci di dialogare davvero con i beneficiari degli interventi educativi. E con una grande capacità adattiva ed evolutiva di molti Enti del Terzo Settore che hanno promosso iniziative e pratiche davvero generative. La sfida che ci aspetta, il salto che le nostre comunità dovrebbero realizzare, consisterebbe nel sistematizzare alcune pratiche e alcune esperienze che funzionano, ma che richiedono l’apporto di più parti per diventare strutturali. Un’alleanza reale con le Amministrazioni, le Aulss e il mondo dell’istruzione sarebbe quanto di più ambizioso sperare per molti enti del terzo settore con cui ci interfacciamo quotidianamente.

Essere dentro a Vicenza Valore Comunità che “conforto” vi dà?

La complessità dei tempi che viviamo, le fatiche di lavorare in un settore come quello sociale il cui valore è spesso poco riconosciuto e la conseguente fatica anche nel prendersi tempi di “pensiero”, rischiano di far cadere gli operatori sociali in una pericolosa autoreferenzialità. Tangram ha sempre cercato di limitare questo rischio scegliendo di “vivere” alcune reti, allargando lo sguardo e portando quanto più possibile al proprio interno l’apporto derivante dal continuo confronto con altre realtà. Anche la partecipazione a Valore Comunità s’inserisce quindi in questo tentativo di assicurarci una sorta di messa a terra.

E ViVaCom su quali vostri caratteri può attingere maggiormente?

La multidisciplinarità, la flessibilità, la mediazione.

Si fa un gran parlare di “Comunità educante”. Voi, tra le tante accezioni, come la intendete?

Corresponsabilità della funzione educativa; considerare il territorio come partner educativo; progettare, fare ma soprattutto stare in situazioni in cui sperimentare “anticorpi sociali”. Tangram, insieme alla sua rete, vorrebbe essere l’enzima che permette al territorio di “reagire” in modo univoco e armonico verso l’obiettivo comune di esserci per i nostri ragazzi/e.

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Su quali urgenze e su quali fragilità c’è urgenza di lavorare ora più che mai?

Dal nostro osservatorio ci preoccupano i disturbi psichiatrici crescenti tra i minori, spesso collegati a criticità sul piano relazionale e inevitabilmente a rischio di dispersione e abbandono scolastico. Stiamo accompagnando famiglie che sul fronte dell’autonomia hanno parecchie difficoltà che si esprimono su vari piani (economico, lavorativo, abitativo, sanitario, ..) e che necessitano di molte energie nell’intervento da parte di figure di educatori. C’è, inoltre, una fragilità del territorio in generale che si esprime nella non accoglienza delle fragilità degli altri, nel consolidamento di stereotipi e in comportamenti concreti di intolleranza. C’è un lavoro di mediazione e di “riparazione” della comunità territoriale che necessità di molte energie e dell’apporto di tutti.

Tangram è un gioco rompicapo cinese. Quale figura vi rappresenta meglio tra quelle che potrebbero essere realizzate assemblando i sette tan?

Spesso ci piace pensarci come una casa, con l’accezione di spazio sicuro e accogliente in cui ciascuno si sente a proprio agio. Ma in poche mosse una casa può diventare una barca, capace di resistere a venti sfavorevoli e di andare lontano… Il bello del Tangram è proprio questo… trasformarsi, adattarsi e, perché no, stupire con risultati non previsti!

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