Le ali dell’unione

Ci sono tante realtà in Vicenza Valore Comunità. Ognuna di loro porta un bagaglio culturale, sociale, umano ricco e diverso, lo mette a disposizione della comunità tutta e lo utilizza per identificarsi.

Abbiamo pensato di raccontarle, queste realtà. Di dedicare loro spazio (nel blog) e tempo (di lettura) per conoscerle più da vicino e per comprenderne, ancora una volta e ancora di più, la bellezza.

Partiamo dalla Cooperativa sociale Alinsieme che fonde, nel suo nome – e nel suo operato -, due concetti: il primo, che a volte servono le ali per superare difficoltà personali, prendersi cura delle persone e dei loro problemi; il secondo, che per farlo è necessario lavorare insieme.

Una difficoltà si supera meglio se chi ha bisogno di aiuto e chi glielo offre mettono insieme i loro sforzi. I problemi si affrontano e si superano se si lavora insieme anche a tutti coloro che se ne occupano, per cui è essenziale: coordinarsi e lavorare in rete.
presidente Alessandra Cecconello

Cosa fate concretamente e a quali fasce d’età vi rivolgete?

Ci occupiamo soprattutto di bambini e adolescenti, ma anche di adulti e anziani. Le nostre attività sono essenzialmente di tipo educativo e sanitario e spesso si intersecano tra loro, specie quando le situazioni sono complesse e richiedono un approccio articolato.

Le attività educative comprendono servizi di doposcuola per bambini e ragazzi dalle scuole primarie alle superiori e sostegni e percorsi educativi Individuali per difficoltà specifiche di apprendimento, per chi convive con disabilità o per chi si trova ad attraversare i momenti di fragilità personale.

Organizziamo percorsi e incontri di formazione e scambio rivolti ai genitori su tematiche educative e pedagogiche per condividere con le famiglie che si rivolgono a noi i principi e le pratiche che utilizziamo tutti i giorni con i loro figli.

Il settore sanitario comprende servizi di natura preventiva e riabilitativa specie per la fascia 0/6, ma non solo:

  • neuro psicomotricità di gruppo e individuale
  • palestre della memoria per adulti
  • logopedia e screening logopedici nelle scuole materne
  • orientamento per l’inserimento scolastico e lavorativo, anche per soggetti con disabilità diverse.
  • arteterapia
  • musicoterapia
  • Valutazione e attività per i Disturbi Specifici di Apprendimento
  • valutazione e stimolazione cognitiva per disturbi di memoria e concentrazione

Sono organizzati in due équipe, una per l’età evolutiva e una per la terza età, ed è proprio in questi due organismi che educatori e professionisti sanitari condividono il lavoro per dare risposte articolate a situazioni a volte complesse.

Senza dimenticare la collaborazione con strutture e professionisti esterni come scuola, ULSS, servizi sociali già coinvolti.

attività educative

Alinsieme è fatta di persone. A quali professionisti fate affidamento?

Le persone di Alinsieme sono tutte più che qualificate sia in ambito educativo che sanitario: educatori professionali, pedagogiste, psicologhe, psicoterapeuta, logopedista, neuro psicomotricista, musico terapista. Abbiamo sempre scelto la linea di avere persone con laurea, competenza ed esperienza sufficiente per essere un valido punto di riferimento per chi si rivolge a noi.

Anche per questo curiamo con particolare attenzione la formazione e il tutoraggio delle nuove leve, accogliendo tirocinanti e proponendo a chi vuole fermarsi con noi un preciso percorso di formazione e affiancamento.

Competenza ed esperienza si trovano, noi ci preoccupiamo che chi lavora con noi abbia anche doti umane e valori personali che ne fanno persone empatiche e altruiste.

Quali obiettivi vi ponete ogni giorno nel vostro lavoro?

Esserci subito per chi ha bisogno adesso.
Esserci nel tempo, garantendo continuità dei nostri supporti.
Restituire o aprire nuove opportunità di sviluppo e crescita alle persone che ci chiedono aiuto.
Vogliamo migliorare la qualità della vita di chi si rivolge a noi.

Quindi in che modo fate la differenza all’interno della società?

Ci sforziamo di riempire i vuoti che vediamo o che ci segnalano nel sistema educativo e sanitario per quello che ci compete. Proviamo a costruire quello che il pubblico fatica a realizzare, percorsi integrati tra competenze, istituzioni pubbliche e private, in modo da dare risposte articolate ai problemi, spesso complessi, delle famiglie.

E ci preoccupiamo di partire presto, prima, molto prima nell’affrontare i problemi, quando ancora non lo sono. Mi riferisco alla prevenzione primaria, cioè alla necessità di migliorare le condizioni ambientali, educative, sociali per i bambini e le loro famiglie.

Lo stiamo facendo attraverso “I primi 1000 giorni di vita”, una campagna di informazione che abbiamo avviato tre anni fa e rivolta alla comunità di Vicenza, perché i primi anni di vita possono condizionare pesantemente lo sviluppo e la salute dei bambini.

Alessandra, fai parte del direttivo di Vicenza Valore Comunità. Cosa ti ha spinto a credere fortemente in questo progetto?

La voglia, la necessità direi, di non restare a guardare in un momento complicato come quello in cui ci troviamo a vivere.

Sono convinta che sia necessario uscire dal proprio piccolo porto sicuro e affrontare il mare aperto assieme ad altri che condividono lo stesso spirito.

Il mondo, la realtà in cui ci troviamo sono una faccenda complessa, non ci sono soluzioni facili o già sperimentate da adottare e non è più il momento di aspettare che qualcun altro se ne faccia carico. Lo faccio io, nel mio piccolo, ora, qui, con gli amici con i quali ho condiviso altri percorsi.

Quale sarà il contributo di Alinsieme in ViVaCom?

Sicuramente la disponibilità a sperimentare in esperienze in cui mettere a disposizione il nostro know how.

Non ci sono formule precostituite che garantiscano risultati certi. Si tratta di mettersi in gioco come persone e come organizzazione. E non è cosa da poco, perché significa fare un grande atto di fiducia nei confronti di organizzazioni che, ancora, non si conoscono così ben tra loro e, anzi, sono spesso competitor. Significa credere nella parola data, nella stretta di mano, nell’onestà di intenti, ben consapevoli che il rischio di farsi male è sempre dietro l’angolo.

Ma se si vuole crescere, bisogna rischiare.

Perché, oggi più che mai, vale la pena “fare rete”?

Non direi “vale la pena”, ma è una scelta necessaria per costruire il futuro.

Il futuro è un’impresa collettiva, solo se cooperiamo per il bene comune possiamo sperare di cambiare in meglio la nostra comunità, la nostra città.

educazione

Alessandra, scegli una parola che metta in relazione le due realtà di cui fai parte, Alinsieme e Vicenza Valore Comunità.  

Sicuramente Comunità Educante. Crediamo fortemente nella corresponsabilità della funzione educativa, nel considerare, quindi, ogni singolo adulto e ogni attore sociale della comunità come partner educativo.

Crediamo che ognuno debba diventare consapevole di avere un ruolo educativo e una responsabilità verso le nuove generazioni e sentirsi chiamato ad esercitarlo con coscienza.