Legàmi consapevoli

Vicenza Valore Comunità è una rete. Una rete di persone, di associazioni, di idee, di strumenti, di processi.

Vicenza Valore Comunità fa rete. Aggrega i fattori precedenti per apportare il più possibile virtù nella società.

Oggi, nel nostro diario di bordo, vogliamo provare ad approfondire l’aspetto del “networking”, andando a scardinare alcuni falsi miti e provando a consigliare buone pratiche.

  1. I “vecchi” amici

    Sentite ancora i vostri compagni delle medie / superiori? Incontrate ancora ex colleghi? E le persone conosciute al primo stage post laurea? Se la risposta è no, fate in modo di recuperare i loro contatti (i social aiutano molto in questo senso) e prendetevi un caffè, uscite per una pizza… scoprirete che quelli che fino ad allora erano stati legami “latenti”, in realtà oggi hanno molto da dirvi e da offrirvi. Potrebbero nascere coinvolgimenti e opportunità davvero interessanti… come si dice?! Da cosa nasce cosa…

    rete

  2. Noi “e gli altri”

    Ci aspettiamo sempre qualcosa dagli altri. Ma ci siamo mai chiesti cosa possiamo fare noi per gli altri? C’è un cambio di paradigma da fare. C’è un salto culturale da fare. Ci sono dei paletti mentali da abbattere. Si fa rete anche nel momento in cui non mi aspetto solo e sempre di ottenere “cose” dagli altri, ma anche quando metto io sul piatto qualcosa.

    generosità

  3. Le reti “di sempre”

    Fare rete non significa solo e sempre crearne ex novo. A ben vedere, siamo ricchi di reti: quelle familiari, quelle lavorative, quelle di amici. Riconoscere – con consapevolezza – che siamo all’interno di reti, di relazioni, di dialoghi può permetterci di avere un approccio nuovo al nostro essere e al nostro fare.

    famiglia

  4. Fare rete quando non si fa rete

    Le migliori e più proficue relazioni si instaurano quando ci si incontra… senza lo scopo di fare rete. È nelle situazioni più disparate (e meno ingessate) che nascono le migliori conoscenze, le migliori idee, le migliori opportunità. Facciamoci caso e… usciamo dalla nostra comfort zone.

    comfort zone

  5. La rete come convergenza

Fare rete non è la base per ritrovarsi, ma è il ritrovarsi che genera la rete. La rete è un’infrastruttura: funziona se alimentata, se fluida, se distributiva. L’energia che la alimenta nasce dalla motivazione, dalla condivisione e dalla contribuzione di ogni soggetto che vi partecipa per una convergenza di senso, di obiettivo e di missione, sia personale che collettiva.

convergenza

“Rete” è sinonimo di “goal”: quando si fa rete segna la squadra, vince la squadra. Vince un’intera comunità fatta di “giocatori” e di “supporter”. Ogni partita, o ogni campionato, è una tappa, e poi si ricomincia daccapo. Non si rimane vincitori o sconfitti per sempre. Così, nella vita, nella nostra comunità diventa fondamentale “essere” rete per “fare” rete.